Ottime notizie per chi traduce dal neogreco verso l'italiano e ViceVersa!
Sono aperte le candidature al 1° ViceVersa italiano<>neogreco, laboratorio intensivo, alla pari per traduttrici e traduttori professionistə, che si terrà dal 23 al 27 novembre 2025, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Atene (Grecia).
Sei traduttrici e traduttori si riuniranno per discutere insieme traduzioni in corso d’opera (di qualsiasi genere letterario) e confrontarsi su problemi di interpretazione e resa, per un’esperienza preziosa di scambio e arricchimento professionale.
La partecipazione al ViceVersa è gratuita e i costi sono coperti dagli enti finanziatori.
La conduzione del laboratorio è a cura delle traduttrici Viviana Maglio Sebastio e Demetra Dotsi.
La scadenza per presentare la candidatura è il 5 settembre 2025.
Requisiti e modalità sono disponibili nel bando, consultabile in italiano e in neogreco.
Il 1° ViceVersa italiano<>neogreco è realizzato con il contributo di: Centro per il libro e la lettura, The Hellenic Foundation for Books and Culture, Istituto Italiano di Cultura di Atene, in collaborazione con StradeLab.
Promosso da Strade - Traduttori Editoriali, il ViceVersa è un esempio virtuoso di formazione permanente e si basa sul coinvolgimento attivo e alla pari di tutti i partecipanti, favorendo uno scambio vivo a partire dalla pratica.
Il progetto ViceVersa nasce in Germania nel 1996 ed è, tutt’oggi, la punta di diamante del programma di formazione permanente promosso dal Fondo tedesco per i traduttori, in rete con le istituzioni di altri 34 Paesi (tra cui l’Italia e la Grecia).
Dal 2006, il laboratorio è un’esperienza consolidata anche in Italia, un punto di riferimento fondamentale nell’offerta formativa per traduttori e traduttrici, quale preziosa opportunità di aggiornamento professionale di alto livello e totalmente gratuita, grazie al sostegno di sponsor pubblici e privati.
... Collettiva ci ha invitate a una chiacchierata sul mestiere di tradurre, per parlare, in particolare, di compensi equi e non, e dell'importanza di fare rete in un lavoro che si svolge soprattutto in solitudine.
L'intervista a Tiziana Camerani e Viviana Sebastio è a cura di Maria Antonia Fama, in collaborazione con Strade traduttori editoriali
Per approfondimenti sul tema, vi segnaliamo due interventi di straordinarie traduttrice: Il mestiere di tradurre, di Silvia Pareschi e l'intervista a Marisa Caramella.
Stampalia. Perla del Dodecaneso. Avamposto dell’Europa è un diario di viaggio scritto, poco prima del 1948, dalla poetessa e scrittrice greca Athinà Tarsuli, esploratrice del Dodecaneso.
Autrice prolifica e poliedrica, Athinà Tarsuli ci racconta, nel suo stile che definirei pittorico, luoghi e usanze isolane, descrivendo con dovizia di particolari e di illustrazioni, le case e gli abiti tradizionali, i vicoli e le piccole piazze di questa remota isola chiamata dai greci Astypàlea, "Stampalia" dai Veneziani.
Questo frammento di terra rossa è piuttosto lontano dalle altre isole. La sua collocazione l’ha fatta considerare, per secoli, scalo commerciale di grande importanza, in quanto collegava l’Occidente con l’Oriente.
Dopo il dominio franco e bizantino Astypàlea fu, per ben tre secoli, feudo della famiglia veneziana dei Querini. I nobili della Serenissima dimorarono sulla sommità dell'isola, quindi, nel Kastro, imponente fortezza che ancora oggi come un gigante buono e un po’ malandato sorveglia le coste isolane.
La posizione geografica di Astypàlea è stata anche motivo di isolamento per gli isolani, che hanno tuttavia potuto così conservare il loro dialetto, gli antichi rituali e gli usi e costumi.
Mi ritengo davvero fortunata di essermi potuta occupare della traduzione in lingua italiana di quest’opera.
Lavorare sulle sue pagine mi ha consentito di viaggiare a ritroso nel tempo e percorrere luoghi di grande fascino.
Grazie alla penna di Athinà Tarsuli sono in qualche modo entrata in contatto anche con le isolane e gli isolani di cui l'autrice narra vicende e storie, talvolta anche dolorose, fatte di povertà e di separazioni necessarie. Con loro ho anche cantato e danzato al matrimonio tradizionale di una giovane coppia, e ho sbirciato nella dote della sposa, composta non solo di terreni, ma anche di vesti, di sete scarlatte e perle grezze. Ho celebrato, tra queste pagine, le feste e i riti più importanti degli astipalioti e udito ninnananne che sanno di mito lontano.
Pochi giorni fa ho ricevuto dalla storica Libreria Bocca di Milano l’invito a una simpatica conversazione proprio dedicata a Stampalia. Perla del Dodecaneso. Avamposto dell’Europa. Vi riporto il video qui sotto, qualora voleste seguirla.
E già che ci sono, vi invito anche a vedere la presentazione di questo libro, avvenuta prima presso la sede della Società Geografica Italiana e poi alla Fondazione Querini-Stampalia. Ve ne caldeggio la visione perché non si tratta di una mera presentazione, piuttosto di un’occasione, molto piacevole, per sentir parlare, da voci eminenti, di Grecia, dei suoi legami storico-culturali con l’Italia, della Serenissima, di identità delle comunità rurali e, naturalmente, della farfalla dell’Egeo: Astypàlea.
Basta fare rispettivamente un CLIC QUI per la presentazione romana e un altro QUI per quella veneziana.
"Stampalia. Perla del Dodecaneso. Avamposto dell’Europa". Traduzione dal neogreco di Viviana Sebastio. Editore: Aracne Editrice, 2017
Email: info@parole-parole.it